La storia di Villa Del Bianco
Domenica 24 gennaio 2010 sulle pagine dei quotidiani locali viene pubblicata la lettera aperta che Maria Cristina, mamma di Filippo, ha inviato ai responsabili dell’Ausl, al sindaco Massimo Pironi, a vari ministeri, al vescovo di Rimini Francesco Lambiasi. Nella lettera Cristina chiede aiuto alle istituzioni e lancia un accorato appello a tutti gli uomini di buona volontà per dare vita ad una fondazione con l’obiettivo di creare un specifico per l’accoglienza di ragazzi autistici a supporto delle famiglie, al quale affidarsi nei momenti di difficoltà con educatori formati.
Il suggerimento\sogno di Cristina è quello di avere a disposizione una colonia tra Rimini e Riccione che possa trasformarsi in albergo ed ospitare famiglie di persone con autismo che da tanto tempo non possono più concedersi una vacanza. L’aiuto dei servizi sociali c’è, ribadisce Cristina, ma nessuna struttura per le emergenze. Quelle del territorio infatti sono solo diurnee non specifiche per sole persone con autismo. Giovedì 28 gennaio sempre dalle pagine dei quotidiani locali arriva pubblicamente la risposta da parte dell’amministrazione comunale di Misano Adriatico. “Raccolto l’appello di una coppia di genitori, Misano vuole ospitare un centro per ragazzi autistici” Scrive Cristina Tiberi dalle colonne de Il Resto del Carlino.
“Dovrà essere un fiore all’occhiello della provincia e non solo” dichiara l’assessore ai servizi sociali Valerio Bertuccioli. L’auspicio di mamma Cristina, di creare una struttura capace di offrirsi come un’opportunità d’inserimento grazie al supporto di educatori professionali capaci di affrontare con la dovuta preparazione i problemi dei ragazzi. La grande e meravigliosa novità è dunque l’offerta del Comune di Misano Adriatico a mettere a disposizione Villa Del Bianco, ex centro diurno per anziani al momento chiuso già con destinazione socio-sanitaria. Si compie in questo modo un piccolo miracolo che, a distanza di anni è ancora vivo e attivo e che è stato più volte preso d’esempio come modello di virtuosa, importante e qualificante sinergia fra pubblico e privato.
Per conoscere la storia nei suoi dettagli si vedano i PDF qui sotto